venerdì 13 gennaio 2017

ECCO AL LISTA DEI GRANDI DEBITORI INSOLVENTI DI MPS

Nonostante in questi giorni i vertici di Mps abbiano ribadito l'intenzione di non svelare i nomi degli inadempienti per "non rovinare la loro reputazione", come ha dichiarato l'amministratore delegato Marco Morelli, nelle ultime ore la lista dei debitori insolventi del Mps ha cominciato a essere ricostruita da diversi quotidiani. Emergono i nomi di alcune delle aziende che non hanno onorato i debiti nei confronti della banca senese contribuendo a creare l'enorme massa di crediti deteriorati che ha schiacciato l'istituto.



Dalla Sorgenia della famiglia De Benedetti all'imprenditore alberghiero Giuseppe Statuto, da Gianni Punzo (Cisfi) ai costruttori romani Mezzaroma o al costruttore calabrese Antonio Muto, che nel 2011 da Mps avrebbe ottenuto 27 milioni di euro. Ma anche la società senese New Colle Srl o il gruppo Fenice della famiglia Fusi o l'Atac, la società che gestisce il trasporto pubblico locale a Roma



Tra i protagonisti di spicco più emblematici, come ha ricostruito Il Sole24Ore, figura sicuramente la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia.

Mps, prende forma la lista dei grandi debitori. Emergono i nomi di alcune delle aziende che non hanno onorato i debiti nei confronti della banca senese contribuendo a creare l'enorme massa di crediti deteriorati che ha schiacchiato l'istituto. Scrive Milano Finanza

La lista dei cattivi debitori di Montepaschi è l’autobiografia dell’Italia. Pubblica oggi L'inkiesta.


martedì 1 novembre 2016

SDL CENTROSTUDI OTTIENE RINVIO A GIUDIZIO PER DIRETTORI DI BANCA

SDL Centrostudi ha ricevuto notizia di un'importantissima vittoria: il rinvio a giudizio di direttori di Banca che hanno praticato l’usura nei confronti di loro clienti correntisti. Abbiamo intervistato per voi l'avvocato Biagio Riccio, artefice di questo successo.

L'avv. Biagio Riccio

Perché è importante la notizia di questo rinvio a giudizio?

Si tratta di un fondamentale provvedimento, perché è rarissimo che la richiesta di rinvio a giudizio da parte di un Pubblico Ministero nell'ambito dei reati di usura sia accolta dall'ufficio del giudice per le indagini preliminari. Di solito tutte le querele vengono archiviate, perché si ritiene che i funzionari delle banche, quando applicano interessi usurari, agiscono senza volontà di compiere il reato (la motivazione è che quest’ultimo obbedisce ad ordini superiori e pertanto non è responsabile dell’azione che compie, NdR). Questo pubblico ministero ha invece dimostrato che i direttori di banca hanno assunto un comportamento valutabile come dolo specifico, il che significa con assoluta consapevolezza di arrecare danno.

Quali sono le conseguenze immediate e a lungo termine?

Le conseguenze immediate si riscontrano nella costituzione di parte civile della vittima del reato. Si può dimostrare, attraverso le perizie SDL Centrostudi, non solo l'usura già accertata dal consulente tecnico del Pubblico Ministero, ma anche i gravissimi danni subiti dalla parte offesa che, ricordiamolo, sta affrontando anche l'espropriazione forzata delle sue proprietà in sede civile. Nel lungo periodo si può ritenere che, poiché l'attività esecutiva è sospesa, sempre grazie alle perizie SDL Centrostudi, la parte offesa potrà ottenere la soddisfazione di ogni sua pretesa: non solo non pagherà gli interessi usurari, ma otterrà la restituzione del maltolto ed un sostanzioso risarcimento. Gli avvocati della banca devono preoccuparsi, altresì, che i propri clienti non siano condannati a pene detentive.

Entro quando ci si può aspettare qualche novità a riguardo?

Anche subito perché la costituzione di parte civile, che avverrà prima del dibattimento, farà sentire la voce della vittima del reato e la banca avrà seri problemi, perché dovrà dimostrare di aver agito senza dolo e risarcire tutti i danni. Dovrà cancellare il cliente dalla centrale rischi e tutte le ipoteche che hanno colpito un patrimonio quattro volte superiore al credito erogato. SDL Centrostudi potrà dimostrare che le sue perizie hanno reso significativamente giustizia: e questa è una gran notizia.

Cosa ci si aspetta da questa vittoria?

Giustizia, finalmente giustizia.

Ci sono considerazioni che possono tornare utili ai nostri lettori?

Di non arrendersi mai, di combattere sempre, di credere nella missione di SDL Centrostudi a difesa dei più deboli. Sul sito SDL Centrostudi trovate l'articolo pubblicato sul nostro sito con la notizia del rinvio a giudizio.

mercoledì 19 ottobre 2016

CONVEGNO PER LA LEGALITÀ: GIOVANI, IMPRENDITORI, CITTADINI TUTTI

Mercoledì 12 ottobre si è tenuto a L’Aquila, presso l'Auditorium del Parco Viale Medaglie d'Oro, il "Convegno per la Legalità: giovani, imprenditori, cittadini tutti", organizzato da SDL Centrostudi. Hanno partecipato padre Quirino Salomone, frate francescano ex rettore della basilica di Collemaggio a L’Aquila, l’avvocato Biagio Riccio, Piero Calabrò, presidente Sdl Centrostudi ed ex magistrato e il generale Angiolo Pellegrini, già capo dell'Antimafia di Giovanni Falcone. Piero Calabrò, nei suoi 36 anni come magistrato, è sempre stato dalla parte dei diritti dei più deboli ed è celebre per avere ottenuto la prima sentenza italiana contro l’anatocismo bancario che dopo circa 40 anni di sentenze negative della Corte di Cassazione, contribuì in modo determinante a invertire detta tendenza e a sanzionare come illegittimo il comportamento delle banche.

Nel corso del convegno, il generale Angiolo Pellegrini ha presentato il suo libro "Noi, gli uomini di Falcone, la guerra che ci impedirono di vincere", scritto insieme al giornalista Francesco Condoluci, nel quale l'uomo di fiducia del pool antimafia di Palermo racconta le importanti indagini portate a termine contro Cosa Nostra, denunciando coraggiosamente come il vero nemico di quel pool fu un potere politico oscuro che fermò le indagini prima della svolta decisiva.


giovedì 21 luglio 2016

EQUITALIA: DALLA PADELLA ALLA BRACE

"Equitalia fa schifo, ma chi l’ha sostituita sta peggio di prima"! È la frase scritta nero su bianco dalla testata nazionale Linkiesta a proposito dell’abolizione del'Ente più odiato dagli italiani. Abolizione che pare sia diventato lo sport nazionale, nonostante siamo arrivati all’ottava proroga. Ma se ci sono esempi positivi di sostituzione dell’agenzia, ce ne sono tanti altri negativi. E molto spesso le tasse versate si sono perse nel nulla.



La “crudele” Equitalia – come giustamente citata dal quotidiano – è  infatti da anni l’incubo di molti italiani. 

In diretta su Facebook, a maggio 2016, Matteo Renzi aveva detto che la società partecipata da Agenzia delle entrate e Inps non sarebbe arrivata al 2018. Poi, dopo che il decreto Enti locali ne ha prorogato (per l’ottava volta dal 2011) l’esistenza, Renzi ha accorciato i tempi e ha promesso che sparirà a fine 2016.
Ma l’abolizione l’avevano proposta già nel 2014, e  in dieci dei comuni italiani stata sostituita da altre agenzie di riscossione. E in occasione delle ultime amministrative, molti candidati sindaco hanno promesso di sbarazzarsi dell’agenzia.

martedì 19 luglio 2016

MONTE DEI PASCHI DI SIENA: SU REPORT TUTTI GLI SCANDALI FINANZIARI E UNA MORTE MISTERIOSA

MPS: gli scandali finanziari e una morte misteriosa sono al centro di REPORT Cult. 
Stasera, 19 luglio 2016 ore 23.30 #Rai3

6 marzo 2013 muore, cadendo dalla finestra del suo ufficio, David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. Dopo una prima archiviazione per suicidio, la famiglia di David ha dato mandato a tre periti di produrre un approfondimento che ha convinto la Procura a riaprire le indagini, nel novembre dell’anno scorso. Report aveva anticipato i molti punti oscuri della vicenda...




Se dovessimo rappresentare i vizi e le virtù dell’Italia con la fotografia di una sola città, quella città sarebbe Siena. Sessantamila abitanti invece di sessanta milioni. Arte, storia, turismo, aria buona, cucina meravigliosa e la passione per la squadra di calcio che da anni gravita in serie A. Poi ci sono i debiti, tanti debiti. Frutti inattesi di una classe dirigente drammaticamente inadeguata per aver sottovalutato i segnali della crisi.

E qui entra in ballo la Banca Monte dei Paschi, la terza per importanza del nostro Paese e i rapporti di forza della Città. I tre Palazzi che gestiscono il potere : il palazzo comunale, al centro di piazza del Campo, sede del consiglio comunale dove il sindaco esprime la maggioranza dei consiglieri nella Fondazione; Rocca Salimbeni, sede della banca; palazzo Sansedoni, che ospita la Fondazione che controlla la banca. Il Monte dei Paschi, nato nel 1472, il suo controllo è saldamente nelle mani dei gruppi di potere dei partiti, della massoneria, dell'economia.

A Siena lo definiscono: il groviglio armonioso. E i senesi soprannominano la banca il Babbo Monte. Il bilancio 2011 si è chiuso con un passivo di 8,4 miliardi di euro. Uno shock. Mentre all'Università c’è un buco da 200 milioni, con un'inchiesta giudiziaria che coinvolge due rettori. Il Presidente Giuseppe Mussari, alla guida della banca dal 2006, ora lascia per far posto ad Alessandro Profumo.

I problemi del Montepaschi sono comuni ad altre banche italiane: l’economia collassa e i Btp pesano come macigni nel portafoglio. Ma di straordinario c’è stata l’operazione Antonveneta, pagata più di 10 miliardi nel 2007, quando Emilio Botin, due mesi prima, l'aveva comprata per molto meno. Poi c'è la Fondazione Mps, l’anacronistico azionista con la maggioranza assoluta della banca. Dalla sua istituzione nel 1996 a oggi ha gestito, sotto forma di erogazioni, il fiume di soldi che le arrivavano dalla banca sotto forma di dividendi. Ha ristrutturato scuole, strade, palazzi e poli museali. Ha anche dato soldi a pioggia, dalle sponsorizzazioni della squadra di calcio, alle dazioni alle più bizzarre associazioni o alle sagre paesane. Perché di soldi ce n’erano tanti e non finivano mai. Pur di rimanere con più del 50 per cento, in questi anni, la Fondazione si è venduta quasi tutto quello che poteva vendere e si è indebitata fino al collo. Talmente indebitata che per il proprio futuro getta lo sguardo fuori le mura senesi.



Altre puntate di REPORT andate in onda le trovate qui: 

2012 
IL MONTE DEI FIASCHI 
2014 

giovedì 14 luglio 2016

AVVISI DI GARANZIA A 21 DIRIGENTI DI BANCA PER L'AUMENTO DI CAPITALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA

Dopo gli avvisi di garanzia a carico di 17 ex dirigenti e amministratori di Cassa di Risparmio di Ferrara legato all’aumento di capitale per 150 milioni di euro, sono partite perquisizioni nelle sedi di 4 banche italiane che hanno partecipato all’aumento di capitale: Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Cividale, Banca Popolare Valsabbina e Cassa di Risparmio di Cesena.




Sono anche state notificate dalla Guardia di finanza altre 4 informazioni di garanzia ai 4 dirigenti di queste banche.Le indagini della Procura di Ferrara legate all’aumento di capitale della Carife, realizzato nel 2011 ha portato alle perquisizioni nella sede della banca a Ferrara, in una società controllata e nelle altre 4 banche. 

giovedì 3 marzo 2016

ORDINANZA DI AMMISSIONE DELLA CTU TECNICO CONTABILE SU ILLECITO BANCARIO

Serafino Di Loreto
Avv. Serafino Di Loreto
L'Avvocato Serafino Di Loreto ci segnala la pubblicazione di una importantissima ordinanza di ammissione alla CTU tecnico contabile ottenuta dal sottoscritto legale nell’ambito di un contenzioso avente ad oggetto un azione di accertamento negativo per la ricostruzione del saldo (dare-avere) di un rapporto di conto corrente con apertura di credito in cui il Giudice Istruttore, nella formulazione dei quesiti al CTU, in piena adesione con quanto argomentato dal sottoscritto, ha ritenuto la CMS quale onere da computarsi ai fini del calcolo del TEG per il confronto con il Tasso Soglia Usura nei vari trimestri considerati, anche per l’epoca anteriore alla legge del 2009, smentendo così la rilevanza giuridica e normativa delle Istruzioni della Banca d’Italia in ordine al computo della medesima ai fini del TEG.

Inoltre, Vi sottolineo anche l’applicazione, in uno dei quesiti rilevanti, dell’art. 1815 secondo comma c.c. in caso di riscontrata usura sopravvenuta e quindi l’eliminazione, per quel trimestre considerato, di tutti gli interessi, costi, remunerazioni e qualsiasi altro onere collegato all’erogazione del credito.
Mi sono permesso anche un breve commento in cui ho riportato anche alcune pronunce giurisprudenziali (di merito e di legittimità) sui temi relativi all’ordine di esibizione; alla produzione documentale in sede di esame CTU, al tema della prescrizione (con distinzione tra rimesse solutorie ed anticipatorie) e sull’onere probatorio ex art. 2697 c.c. nonché infine sulle questioni relative al computo della CMS come “onere” ai fini della determinazione del Tasso Effettivo Globale e sulla corretta interpretazione dell’art. 1815 secondo comma c.c.
Avv. Michele Gallucci